Essere puntuali

mercoledì 30 marzo 2011

SONO GIA' SEDUTO SULLA RIVA DI UN FIUME E ...........

giovedì 24 febbraio 2011

Corrado Sabatini risponde e precisa all’amico Nicola Del Prete.Poiché l’amico Del Prete, da me ritenuto persona valida e intelligente, si candida a Sindaco della nostra città alle prossime amministrative del 15 maggio 2011, non può non sapere certe cose, ma soprattutto non può non saper leggere la lingua italiana.
Mi ripeto, perché penso di averglielo detto in un’altra circostanza: è brutto parlare solo perché si è in campagna elettorale senza attenersi ai fatti reali e soprattutto stravolgere ciò da me detto.
Quando parlavo nella mia lettera al Sindaco La Penna di opere pubbliche quali le piste ciclabili, preciso che ci sono anche altre opere pubbliche ancora non riconsegnate e/o riconsegnate ultimamente. CERTAMENTE non intendevo che si era di fronte ad un abuso. Volevo solo mettere in risalto la professionalità dei tecnici del settore LL.PP. in materia di appalti pubblici, tecnici che se pure in organico ridotto rispetto ad altri settori, hanno sempre svolto il lavoro in maniera eccellente. Io sono sicuro e convinto che l’ufficio LL.PP. sia il fiore all’occhiello della nostra città.
Comunque anche per ciò che riguarda i collaudi e la liquidazione all’impresa, caro Nicola, dici delle inesattezze. Non avventurarti mai su di un terreno a te sconosciuto. Brevemente, esistono anche le riconsegne parziali nelle opere pubbliche; l’atto fondamentale per la liquidazione dell’impresa è il cosiddetto atto di sottomissione, atto fatto dall’ufficio Urbanistica E QUINDI ti lascio immaginare ciò che è avvenuto.
Anzi ti invito ad un tavolo tecnico in modo da stilare un programma elettorale condiviso, VERAMENTE per riorganizzare e modernizzare gli uffici tecnici comunali, cioè per dare risposte concrete e puntuali ai cittadini.
Caro Nicola sei stato talmente poco tempo al settore LL.PP. che un confronto sulle opere eseguite è praticamente impossibile.
Per finire io caratterialmente non porto mai rancore, sono abituato a dire pane al pane e vino al vino, a confrontarmi in modo leale e subito dopo stringere la mano in senso di rispetto, anche se sono di diversa opinione.
Con stima Corrado Sabatini

sabato 19 febbraio 2011

Corrado Sabatini, IDV interviene sulla crisi al Comune di Vasto.

A volte mentire può essere una malattia. Se si perde totalmente il contatto con la realtà, si finisce per credere veramente alle menzogne che racconti e non riesci più a fare a meno di dirle. Ma come si dice, poiché le bugie hanno le gambe corte, prima o poi però la verita’ viene a galla.
Sull’esperienza di questa legislatura e sul suo convulso epilogo occorre da parte di tutti i partiti del centrosinistra una riflessione, non viziata da forzature e polemiche pre-elettorali. Il Sindaco La Penna in realtà si è dimesso contro la sua maggioranza, nonostante questa lo avesse ripetutamente sostenuto anche nei momenti più difficili. Ma è giunto il momento di riflettere e soprattutto dire la verità a noi stessi, su quanto è accaduto dopo la brillante vittoria elettorale del 2006.
Passata l’euforia iniziale della vittoria si è assistito al sistematico offuscamento del ruolo dei partiti ed alla sostituzione del loro ruolo di rappresentanza politica con la rappresentanza personale del Sindaco, relegando i partiti ed i Consiglieri Comunali ad un ruolo di comprimari, mentre le scelte progettuali e programmatiche venivano decise altrove. Ciò ha comportato, inevitabilmente, il progressivo distacco dei Consiglieri Comunali dall’attività amministrativa, e tale deleteria metodologia ha contribuito inoltre alla fuoriuscita di Consiglieri come Montemurro, Russi, La Verghetta, D’Adamo, Di Paolo e Piccolotti, che non sentendosi più rappresentati, hanno abbandonato gli schieramenti dove erano stati eletti. Quindi si è passato dall’avere una maggioranza schiacciante in Consiglio Comunale (21 Consiglieri su trenta) ad un sostanziale pareggio (15 a 15), rompendo soprattutto gli equilibri e le alleanze politiche che avevono consentito la vittoria elettorale. Ai socialisti è stata tolta la rappresentanza in giunta con la scusa che non avevano rappresentanti in Consiglio, mentre il Partito di SEL pur non avendo rappresentanza in Consiglio veniva premiato con un Assessorato.
Caro Luciano, queste furbate alla fine si pagano, e non trincerarti dietro la difesa delle istituzioni, perché sei intelligente, non prenderci per stupidi, e soprattutto non prendere per stupidi i cittadini di VASTO. Hai pensato di salvare la tua faccia politica e la divisione che esiste all’interno del PD, mortificando il Consiglio e la maggioranza uscita dalle urne, anteponendo, (oramai a fine legislatura dove occorreva almeno approvare il bilancio e tu sai l’importanza di un bilancio approvato per Vasto) i tuoi interessi politici a quelli della tua comunità. HAI IN POCHE PAROLE PREFERITO FARE LA FINE DI SANSONE. Consentimi di dirti un’ultima cosa, se hai pensato di mascherare le contraddizioni interne al tuo partito, attaccando gli alleati considerati scomodi, anche qui hai fatto male i conti. Hai sempre detto che l’IDV doveva essere un valore aggiunto: è stato talmente aggiunto che non ti sei degnato neanche di farmi una telefonata per comunicarmi la revoca dell’incarico. Se tu lo avessi fatto sarebbe stato segno di rispetto e niente più.

COMUNQUE GRAZIE, per quanto mi riguarda posso sicuramente dire è stata una bella esperienza, impegnativa ma ricca di soddisfazioni. Ringrazio il dirigente e i tecnici del settore dei Lavori Pubblici che hanno collaborato con me impegnandosi a progettare, seguire e realizzare tutte le opere concluse in questi anni, a favore della nostra comunità.
Cito velocemente quanto è stato realizzato in un anno e mezzo del mio mandato, malgrado il settore dei Lavori Pubblici, appena mi sono insediato: al mio arrivo il settore presentava di organico dieci dipendenti. Dopo appena tre quattro mesi eravamo in sei, compreso il dirigente. Ciò significa che a Vasto, diversamente che in altri comuni d’Italia nei quali il settore LL.PP. è un settore strategico, tale settore il Sindaco La Penna lo considera non importante.
Nonostante l’organico ridotto, si è lavorato portando a compimento importanti opere pubbliche:
(quando dico a compimento intendo opere realizzate, liquidate, collaudate ed accatastate al Patrimonio Comunale, non come le due piste ciclabili utilizzate e mai riconsegnate dall’impresa al Comune)
- Scuola Elementare Sant’Antonio Abate;
- Ampliamento degli spazi espositivi nel Palazzo D’Avalos lato via Adriatica;
- Opere nel cimitero Comunale si è provveduto alla realizzazione di nuovi loculi denominati, lotti G1-H1, P1-Q1 per complessivi 268 loculi;
- E’ in fase di ultimazione lavori per ulteriori 1135 loculi e 432 ossari;
- Ultimazione del 4 lotto del lungomare (tratto della bagnante);
- Marciapiedi nel quartiere 167,
- Realizzazione di impianto fotovoltaico sulle coperture delle scuole elementare e materna Alcide De Gasperi (zona 167) per potenza di tre e quattro Kw ;
- Lavori di consolidamento del movimento franoso località Fonte Ioanna e località San Michele (Zona castello Aragona).
- Parcheggio multipiano via Ugo Foscolo, onestamente, al mio insediamento i lavori erano già in un avanzato stato;
- Non elenco progetti redatti dall’ufficio LL.PP. e approvati già in Giunta Comunale.

Un discorso a parte va fatto per la sistemazione dell’anello piazza Rossetti e dell’innesto lungo la S.S. “16 Adriatica” via Trave;
- Piazza Rossetti se pur approvato e dotato anche di pareri sovra comunali è legato all’annualità 2011, quindi di improbabile copertura finanziaria bilancio di previsione non approvato;
- Via Trave potrebbe iniziare a giorni in quanto legato all’annualità 2010, gara di appalto già espletata e copertura finanziaria deliberata dal Monte dei Paschi di Siena ed in fase di erogazione.

Su queste cose mi presenterò al giudizio degli elettori chiedendo loro un consenso sulla mia persona. Se questo non avverrà tornerò a fare il mio mestiere di Ingegnere.
Però un rimpianto siccome c’è l’ho voglio sottolinearlo: non aver potuto avviare, per motivi burocratici e di competenze amministrative tra il mio settore e quello dell’Urbanistica, il procedimento di Variante del quarto lotto della circonvallazione e l’inizio dei lavori del primo lotto di via San Rocco.

Pertanto oggi l’I.D.V. alla luce di quanto sopra non è disponibile a legittimare operazioni di burocrazia politica, e per quanto mi compete non tornerò mai in una giunta La Penna, che rischia di deludere ulteriormente le aspettative di tanti elettori.
I contenuti riformatori sostenuti dall’I.D.V., come la partecipazione, la trasparenza, l’allargamento della democrazia, ci interessano certamente di più che pensare alla sostituzione di questo e/o quell’altro assessore.
Con Affetto Corrado Sabatini

mercoledì 21 ottobre 2009

CIVETA UN FILM GIA' VISTO

ALLA FINE COME SEMPRE SUCCEDE PAGHERANNO LE PERSONE PIU’ DEBOLI E MENO RESPONSABILI, CIOE’ I LAVORATORIIl Consorzio Intercomunale del Vastese, (consorzio obbligatorio, cioè di scopo) nasce dal lontano 1986, ottiene un finanziamento di fondi ordinari dello stato (a fondo perduto) di 23 miliardi di £ per realizzare una discarica.
Il progetto iniziale era finalizzato alla realizzazione di un impianto integrato per il trattamento dei rifiuti solidi urbani e prevedeva anche la realizzazione di un inceneritore (o termovalizzatore) cioè di un impianto che utilizza come combustibile i rifiuti, con lo scopo di eliminare e produrre energia con il calore prodotto dalla combustione.
L’impianto era rivolto a soddisfare le necessità di smaltimento del Comprensorio del Vastese e veniva realizzato nel territorio di Cupello.
Del Consorzio facevano parte i comuni di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Scerni, Pollutri, Villalfonsina, Monteodorisio e Cupello, successivamente aderirono le due Comunità Montane del Vastese.
L’impianto è stato realizzato con una vasca di stoccaggio rifiuti (aperta nel 1997) per una capacità volumetrica di circa 300.000 mc.
Poiché ogni discarica viene progettata per accogliere un determinato volume di rifiuti, ha una vita limitata e la sua apertura non può essere protratta all’infinito (oggi questa vasca è chiusa per esaurimento della capacità dell’impianto stesso).
Durante i lavori di realizzazione della discarica, la Regione Abruzzo introdusse una Legge che faceva divieto alla realizzazione degli inceneritori su tutto il territorio Regionale, quindi si rese necessario realizzare una variante al progetto iniziale, e fu realizzato un impianto di Compostaggio.
Il compostaggio, o “riciclaggio dei rifiuti organici” è una tecnica per realizzare il compost (concime naturale utile per la campagna).
La lavorazione del prodotto, spazzatura, avveniva all’interno dell’impianto con personale proprio del consorzio, consentendo ai comuni consorziati di conferire la spazzatura ad una tariffa pari a 38 €/t (questa tariffa di conferimento non è stata mai adeguata).
Nella fase iniziale del Consorzio non esisteva la CdA e la gestione avveniva attraverso il consiglio di amministrazione dei Sindaci, (DS, Margherita e Centro Destra); successivamente, in recepimento di una Legge Regionale, il Consorzio, nel 2003 si trasformava in Consorzio Pubblico di rilevante interesse economico e prese il nome di CIVETA (Consorzio Intercomunale del Vastese Ecologia e Tutela Ambientale). Viene introdotta la CdA (Consiglio di Amministrazione) organo collegiale al quale è affidata la gestione del Consorzio.
Nella CdA sono incompatibili tutte quelle persone a carica elettiva (Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali). L’intento era quello di tenere la politica lontana dalla gestione del Consorzio, ma come sempre accade, la politica esce dalla porta e rientra dalla finestra.
Infatti la prima CdA era formata da due rappresentanti di destra e tre di sinistra (due DS e uno di Rifondazione Comunista), il rappresentante di Rc, Sandro Di Scerni, venne rimosso dopo poco tempo, in quanto si era opposto ad alcune assunzioni clientelari.

Del CdA attuale, eletta in questi ultimi mesi, fanno parte 4 esponenti riconducibili al PD ed uno di Centro Destra.
SISTEMATICAMENTE L’IDV, PUR RIVESTENDO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DI VASTO E SAN SALVO, VIENE TENUTA IN DISPARTE, E LA COSA ANCORA PIU’ GRAVE, NON VIENE NEANCHE PORTATA ALLA CONOSCENZA DELLA CREAZIONE DELLA NUOVA CDA.
Intanto la discarica, dal 2001/2002 comincia ad effettuare e fornire un servizio di raccolta dei rifiuti ed il primo comune ad usufruire di tale servizio è il Comune di San Salvo. Successivamente ad usufruire del servizio sono anche i Comuni di Cupello, Monteodorisio e Gissi.
La gestione del servizio di raccolta viene effettuata in modo CLIENTELARE attraverso assunzione di mano d’opera non necessaria all’ente (si parla di circa 40 unità lavorative in esubero) e non solo, il servizio viene effettuato ad un prezzo inferiore al costo effettivo.
Inoltre, il comune di San Salvo, ha venduto al Civeta automezzi mai utilizzati dal Consorzio in quanto vecchi ed obsoleti e che il Consorzio sta ancora pagando con rate di Leasing.
Durante la fase di riempimento della vasca di stoccaggio, ed in previsione della sua chiusura, per esaurimento della capacità, veniva realizzata una nuova vasca di stoccaggio. I lavori venivano ultimati nel 2007 per una capienza di 180.000 mc.
Ma dal 2007 ad oggi il Consorzio non riesce ad aprirla, in quanto non riesce ad ottenere l’autorizzazione dall’AIA in sanatoria (Autorizzazione Integrata Ambientale), provvedimento di competenza Regionale.
Detta Autorizzazione non si è riuscita ad ottenerla neanche quando sia la Regione che la Provincia di Chieti erano amministrate dal Centro Sinistra, Autorizzazione che riveste una notevole importanza in quanto a causa della chiusura della discarica, il Civeta è costretta a portare la spazzatura, (L’indifferenziata) all’impianto di Cerratina a Lanciano (impianto a gestione privata).
L’indifferenziata, portata a Cerratina, viene a costare al Consorzio 72 €/t
In definitiva i Comuni pagano al Civeta 38 €/t, la spazzatura viene poi ripresa e trasportata a Cerratina (impianto privato) e pagata 72 €/t, generando così una perdita sistematica di 34 €/t al netto del trasporto .
Pertanto la gestione passiva dei servizi più la perdita dovuto al conferimento all’impianto di Cerratina hanno provocato al Civeta un deficit stimato intorno hai 4/5 milioni di €.
DULCIS IN FUNDO, si fa per dire, dal 1° gennaio 2010 nessun Comune può conferire al Consorzio Civeta l’indifferenziato che deve andare obbligatoriamente alla discarica di Cerratina (Lanciano).
il Civeta, invece, è autorizzato a ricevere solo la FORSU (frazione organica di raccolta differenziata) per una capacità di 30.000 t, (quantitativo che renderà il Consorzio improduttivo) ciò produrrà, inevitabilmente, il taglio drastico del personale mentre sui cittadini ulteriori costi attraverso l’aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, TARSU.
Quando poi, sento dire che non è il momento di parlare di responsabilità, ma di fare fronte unico, tra tutti i Comuni aderenti al Consorzio, per cercare di arrivare all’autorizzazione Regionale AIA all’apertura della nuova vasca di stoccaggio, rimango incredulo ed allibito di fronte a tanta sfacciataggine.
Oggi quindi, a detta del Partito Democratico è vietato parlare della lottizzazione avvenuta sistematicamente all’interno del Consiglio di Amministrazione del Consorzio, Intanto, giusto per non farsi mancare niente, gli stessi Sindaci che non mancano occasione per lanciare i propri strali contro la lottizzazione, sono gli stessi che hanno nominato i membri del nuovo Consiglio di Amministrazione attuale, con accordi di spartizione fatti a tavolino col centrodestra.
Evidentemente la lottizzazione fa schifo solo quando la fanno gli altri.
La situazione, invece, richiederebbe una vera presa di coscienza della responsabilità politica del PD che ha di fatto gestito il Consorzio in modo fallimentare e clientelare.
Il vero atto politico serio da effettuare in questa fase, sarebbe l’azzeramento della CdA, in quanto espressione di una sola parte politica, e la nomina di un Commissario che sia di garanzia per tutti i Comuni aderenti al Consorzio.
Il compito del Commissario deve essere limitato alle seguenti mansioni:
1- Cercare di far cambiare l’Autorizzazione AIA a poter trattare 60.000 t. di FORSU, quantitativo di raccolta indispensabile per poter mantenere l’attuale livello occupazionale ed evitare i licenziamenti, rispettando a pieno la vocazione dell’impianto di compostaggio, tendendo alla produzione di COMPOST di qualità.
Questa soluzione è sicuramente percorribile; infatti un’apertura in questa direzione è arrivata direttamente dal Dirigente Regionale per l’Ambiente, Franco Gerardini, nel corso del vertice sull’emergenza rifiuti, svoltosi nell’aula Consigliare del Comune di Capello, al quale ha presenziato anche l’Ass. Regionale all’Ambiente, Daniela Stati.
2- Cercare di forzare la volontà di Cerratina ad effettuare uno scambio di volumetrie.
Questa soluzione consiste nel cedere delle quote volumetriche della nuova discarica Civeta da utilizzare da parte di Cerratina al momento in cui la stessa sarà autorizzata, soddisfacendo così al debito accumulato.
Soluzione molto complicata e per lo più respinta, in varie circostanze, dalla Società privata che gestisce il Consorzio di Cerratina.

Inoltre noi dell’IDV chiediamo il Commissariamento, (soluzione tra l’altro non esclusa dalla Regione: infatti proprio l’Assessore Regionale Daniela Stati ha fatto il nome di Bertolaso) perché crediamo che la vera responsabile della situazione fallimentare del Consorzio sia la classe politica, che ha gestito l’ente in modo clientelare.

Noi pensiamo che, anzi, come un film già visto, si sta pensando a come svendere e regalare l’unico Consorzio pubblico esistente nella Regione Abruzzo, a qualche Società privata, con un giochetto oramai di moda, cioè si vende una struttura con debito consistente e quel debito successivamente verrà pagato dai cittadini (Vedi Alitalia, Telecom ecc.)
Anche perché l’attuale CdA ha ripetutamente fatto capire che la soluzione, per loro, più semplice e percorribile, è quella dei licenziamenti………. Troppo facile!!!!!!

La nomina del Commissario, resta l’unica soluzione percorribile, in quanto ci troviamo di fronte ad una situazione di Pd contro Pd, come dire San Salvo contro Cupello, Cupello Contro Vasto, Vasto contro il Consorzio ecc., invece in un momento così delicato ci vorrebbe un cartello comune.
Poiché allo stato attuale questo non è possibile, occorre introdurre la figura dell’arbitro che faccia da garante per tutti.
Inoltre riteniamo che è ora di obbligare i comuni consorziati alla raccolta differenziata (soluzione di opportunità anche per la creazione di posti di lavoro)

La segreteria IDV

venerdì 14 agosto 2009

COMUNICATO STAMPA

Lunedì 10 Agosto si è tenuta a Vasto con tutti gli iscritti del partito alla presenza del Sen. Alfonso Mascitelli, e del Consigliere Regionale Paolo Palomba (Vice presidente della Commissione Sanità) una importante riunione politica per dettare le regole per la campagna di adesione al partito dell’IDV
La convocazione del congresso nazionale, Gennaio 2010, dell’IDV costituisce una grande occasione di partecipazione democratica alla vita politica del paese.
Sul piano locale dobbiamo essere tutti concentrati sul tesseramento che si chiuderà il 20 novembre 2009, termine valido ai fini della partecipazione congressuale.
La partecipazione dei cittadini a questo importante processo è molto importante, poiché il confronto tra visioni differenti della società è strumento di democrazia.
Perché ciò avvenga occorre discutere di cose concrete riaffermando, ad esempio, il “merito” come criterio di selezione della classe dirigente.
È intorno alla discussione che si costruisce un grande partito, e non certo sulle polemiche di questi giorni.
Invitiamo, dunque, quanti vogliano discutere liberamente e contribuire alla crescita dell’IDV locale, ad aderire.
Tra le prime nuove adesioni spiccano i nomi dell’Arch. Michele Dell’Olio, da molti anni Dirigente amministrativo del Consorzio Civeta, dell’Ing. Marco Del Bonifro candidato alle ultime elezioni Provinciali, con la Lista Giustizia Sociale, che ha ottenuto un grosso successo personale e dell’Avv Pasqualino Onofrillo libero professionista.
Palomba Paolo (Consigliere Regionale)
Bontempo Alfredo (Consigliere Comunale e Commissario Cittadino)
Sabatini Corrado (Assessore del Comune di Vasto)

mercoledì 15 luglio 2009

COMUNICATO STAMPA

In merito all’art. apparso sul quotidiano “Il Centro” di martedì 14 luglio, dove si ipotizzano richieste fatte dall’IDV al Sindaco per avere più postazioni in giunta.
Il partito dell’IDV attraverso il suo Consigliere Comunale, Sabatini Corrado, precisa quanto segue:
Il partito dell’IDV non ha fatto nessuna richiesta, durante il brevissimo incontro con il Sindaco La Penna, per avere più posti nell’esecutivo Comunale, anzi abbiamo ribadito la nostra posizione di dare priorità ad un programma di fine legislatura.
E’ evidente che il partito che oggi rappresenta circa il 15% degli elettori Vastesi rivendica dignità politica ed amministrativa.
Perciò riteniamo di voler avere dal Sindaco non solo la garanzia che questi obbiettivi strategici di fine legislatura verranno realizzati, ma sopratutto in quanto tempo verranno attuati e chi sarà preposto a realizzarli.
Il Consigliere Comunale dell’IDV Corrado Sabatini

martedì 7 luglio 2009

PRECISAZIONE ALLA NDR DI PIAZZA ROSSETTI

1) Quando dico l’intera Giunta mi riferisco alla metodologia di lavoro di tutti i componenti della Giunta Municipale compreso quindi l’Ass Francesco Paolo D’Adamo.
2) La mia professione non centra niente con la carica di Consigliere Comunale (NDR solo pochissime assenze in tre anni) certo se avessi fatto di professione il Politico avrei lavorato di meno e guadagnato di più ………… e non dico altro
3) Voglio dirlo a te per farlo sapere anche agli altri: SONO L’UNICO DI QUESTA COALIZIONE DI MAGGIORANZA CHE CONOSCE UN “POCHETTINO” LA MATERIA URBANISTICA, in tre anni non mi è stato chiesto neanche un parere sulle scelte fatte. CERTAMENTE non vi avrei consigliato di fare quelle NTA e con molta probabilità oggi stavamo discutendo di Variante al PRG. …….. i consigli si possono dare anche GRATIS
4) Dulcis in fundo ma solo perché non ne ho mai voluto parlarne, VERO i panni sporchi si lavano in famiglia, aggiungo quando c’è la famiglia.
Caro NDR ti voglio dire e/o ricordare che il sottoscritto è stato CACCIATO!!!!!! dalla presidenza della Prima Commissione (Affari Generali) per far Posto ad un Consigliere del PD.
Il presidente del Consiglio Giuseppe FORTE, il giorno dopo che era tornato dall’Australia, mi ha inviato una lettera di richiamo chiedendomi come mai la Commissione non si stava riunendo.
Falso, in quel periodo si facevamo due sedute a settimana, ALLORA CAPII L’ANTIFONA, e per evitare sterili polemiche ho dato le dimissioni. (Non ho ricevuto neanche una lettera di ringraziamento per il lavoro svolto, normalmente è di prassi e si fa solo per lavare la faccia)
NDR (NDR = Sabatini Corrado) con la mia presidenza si è approvato, dopo molti anni, lo STATUTO COMUNALE (con la Presidenza PD non si porta ancora in Consiglio il Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale).

Se per una mia riflessione politica, che analizza, a mio parere, gli errori commessi vengo attaccato personalmente, penso che non è corretto, allora è bene che tutti sappiano la verità sul perché non partecipo alla Commissione Consigliare.
O invece, ancora più grave, il mio documento sia stato male interpretato, in questo caso dovrei dirti, per usare una frase dell’On. Antonio Di Pietro rivolto all’On. Franceschini “Come sempre Franceschini capisce fischi per fiaschi”
Il Consigliere Comunale dell’IDV Corrado Sabatini

domenica 5 luglio 2009

Il consigliere Comunale, Corrado Sabatini, interviene sulla crisi al Comune di Vasto.

Una crisi annunciata, molti si chiederanno: “E adesso cosa succederà?”
Resta, a mio avviso, un fatto inequivocabile su cui riflettere: non è mai bello che l’amministrazione del proprio comune finisca anzitempo il suo lavoro.
Il sottoscritto, e da più di un anno, chiedeva ripetutamente UNA VERIFICA POLITICA DI MAGGIORANZA, richiesta che restava inesorabilmente inascoltata.
Eppure la necessità di comprendere a fondo, attraverso un confronto franco e aperto il quadro delle alleanze, verificare le condizioni per una piena e leale condivisione del percorso politico ed amministrativo, era essenziale per tutti.
Senza un confronto franco fra tutti i componenti della maggioranza, non si va da nessuna parte poiché, presto o tardi affiorano le contraddizioni, le ripicche, le rese dei conti, che di certo non portano vantaggi né sono utili ai cittadini.
Quindi, oggi, una certa politica, un certo modo di intendere i rapporti e di fare alleanze, escono inesorabilmente sconfitti e sconfessati.
Le alleanze non sono delle semplici “somme aritmetiche”, con l’unico scopo di vincere le elezioni.
Il giorno dopo aver vinto le elezioni c’è da amministrare una città, ci sono le esigenze dei cittadini, non si può vincere ed improvvisare.
Per ben amministrare ci vogliono coerenza, competenza e soprattutto progettualità. In politica contano i fatti e su di essi si fanno i bilanci, non sulle chiacchiere.
E’ evidente, che i problemi ci sono. Sull’attuazione del programma elettorale, soprattutto nei punti cardini come PIANIFICAZIONE, TURISMO e VIABILITA’, a mio parere, siamo fermi o meglio ci siamo incartati, la qualità della vita nella nostra città non è migliorata anzi …. (ieri sera 4 luglio 2009 nel centro di Vasto Marina, poiché non è stato ancora ripristinato il senso unico di marcia per gli autoveicoli, c’era un caos incredibile).
Naturalmente i numeri non si possono nascondere; la Variante al Piano Regolatore Generale, il Piano Spiaggia promessi in campagna elettorale: dove sono?
A prescindere dalle diverse opinioni politiche, è inaccettabile che la materia della programmazione del territorio sia interamente “delegata” all’assessorato. Dopo tre anni di amministrazione non siamo riusciti neanche a chiudere l’iter procedurale per l’attuazione delle Nuove Norme Tecniche.
Esiste in definitiva una questione di democrazia sostanziale e di ruoli, tra la Giunta ed il Consiglio, dove, a mio avviso, è stato fatto un grave errore: pensare che i Consiglieri Comunali non contassero nulla ma fossero solo preposti ad alzare il dito per approvare le delibere proposte.
La giunta insediatasi a seguito della brillante vittoria elettorale, avrebbe dovuto confrontarsi senza soluzioni di continuità con tutti i Consiglieri Comunali, i partiti politici avrebbero dovuto riappropriarsi della loro identità al fine di rendere trasparente l’attività amministrativa.
Si è assistito, invece, al sistematico offuscamento del ruolo dei partiti ed alla sostituzione del loro ruolo di rappresentanza politica con la rappresentanza personale degli assessori, relegando i partiti ed i Consiglieri Comunali ad un ruolo di comprimari, mentre le scelte progettuali e programmatiche venivano decise nell’ambito della Giunta.
Ciò ha comportato, inevitabilmente, il progressivo distacco dei Consiglieri Comunali dall’attività amministrativa, e tale deleteria metodologia ha contribuito inoltre alla fuoriuscita di Consiglieri come Montemurro, Russi, Aloè, D’Adamo, Gentile e Piccoletti, che non sentendosi più rappresentati, hanno abbandonato gli schieramenti dove erano stati eletti.
E’ arrivato il momento che nessuno avrebbe voluto arrivasse, e penso che molto presto avremo tutte le risposte del caso, ma di sicuro noi dell’IDV metteremo al primo posto le cose da fare con tempi certi e sottoscritti da tutti i partiti della coalizione.
Non parteciperemo a tavoli dove si discute solo di una migliore distribuzione di poltrone tra i partiti della coalizione, a fronte di una città che aspetta dalle istituzioni risposte ai problemi che assumono giorno dopo giorno il carattere dell’emergenza.
Il Consigliere Comunale dell’IDV Corrado Sabatini

mercoledì 24 giugno 2009

FESTA NAZIONALE DELL’IDV

Nei giorni 18, 19 e 20 settembre 2009, nella città di Vasto si terrà la festa Nazionale dell’Italia dei Valori.
L’Onorevole Antonio Di Pietro rinnova un appuntamento che consolida il legame fra l’Abruzzo, Vasto e l’Italia dei Valori: un legame forte, testimoniato dallo spazio che il partito occupa nella realtà politica, abruzzese e locale.
La città di Vasto, in particolare, si riconferma oggetto dell’attenzione e della simpatia dell’IDV e di Antonio Di Pietro, la cui fattiva presenza favoriscono e rafforzano non solo la stessa Vasto ma tutto il territorio vastese.
La città è felice di poter nuovamente cogliere le opportunità offerte da un appuntamento di tale rilievo politico e sociale.

lunedì 15 giugno 2009

ANALISI DEL VOTO DEL 6 E 7 GIUGNO 2009

Dopo qualche giorno di meditazione del dopo elezioni.
Non condivido l’analisi del voto fatta dagli esponenti del PD, cioè non condivido un'analisi puramente matematica del risultato elettorale.
Intanto diciamo subito che l’analisi politica tra il risultato delle Europee e delle Provinciali deve avere una valutazione diversa poiché le prime rappresentano una consultazione Politica vera e propria dove vengono premiate le azioni politiche nazionali, le seconde sono a carattere più localistico dove il candidato locale influenza e non poco il risultato finale.
Cominciamo a dare una lettura ai risultati delle Europee che a mio parere segnano, senza ombra di dubbio, la sconfitta dell’ipotesi bipolaristica, (il sistema bipolare porta a dipendere da due interlocutori solamente, riducendo così il potere democratico delle elezioni).
Le elezioni Europee vedono difatti ridursi la forza dei partiti principali: PDL e PD e l’avanzata netta dei partiti “intermedi” Lega Nord e IDV che rappresentano il modo nuovo di fare politica, più vicini ai bisogni della gente e più lontani da posizioni ideologiche, insomma la politica del fare e non dell’apparire.
Che che se ne dica, il Partito Democratico perde un 5% rispetto alle ultime Europee ed un 7% rispetto alle elezioni Politiche dello scorso anno; anche Berlusconi ha di che essere deluso da questo risultato elettorale poiché, difatti, si è registrato il fallimento dell’operazione plebiscitaria cercata, ed il rapporto di forza complessivo tra centrodestra e centrosinistra non conosce modifiche sostanziali rispetto alle precedenti elezioni politiche.
I partiti “di mezzo” recuperano abbondantemente ciò che i partiti maggiori lasciano sul campo, infatti le elezioni Europee marcano l’exploit della Lega Nord e dell’IDV. Quest’ultimo ha sostanzialmente raddoppiato il proprio risultato delle precedenti politiche.
Lo stesso referendum truffa ipermaggioritario ed antidemocratico del 21 Giugno viene depotenziato da questo voto.
A mio parere la maggioranza dei nuovi elettori dell’IDV vengono anche dalla schiera dei delusi del Partito Democratico che non trovano in quel partito una politica chiara e convincente, mentre allo stato attuale l’IDV rappresenta l’unica vera opposizione alla compagine di governo in Italia.
Le elezioni delle amministrative del 6 e 7 Giugno 2009 nella Provincia di Chieti hanno sancito la vittoria netta ed inequivocabile della PDL su tutta la provincia, tranne che a Vasto dove i due schieramenti si sono praticamente equivalsi (47,98% Di Giuseppantonio 47,06% Coletti + Rifondazione Comunista) infatti la nostra comunità ha eletto 3 Consiglieri Provinciali 2 del PD e 1 dell’IDV.
Questo splendido risultato elettorale, deve essere attribuito proporzionalmente a tutte le forze che compongono l’attuale maggioranza Comunale, nello stesso tempo la lettura attenta del dato ci deve portare a riconoscere che il divario tra il centro sinistra e il centro destra si è oramai azzerato e questo per un’amministrazione in carica è un segnale negativo.
Noi dell’IDV siamo soddisfatti del risultato ottenuto e di questo siamo grati ai nostri elettori, 13,76% nei Collegi di Vasto, contro l’11,15% Provinciale, si tratta di un segnale sicuramente positivo che rappresenta, considerando 15,58% delle passate elezioni Regionali, un consolidamento del risultato elettorale.
Adesso però il PD deve dirci cosa vuole fare.
Aspettiamo nei prossimi giorni un segnale forte da parte dei dirigenti locali, ribadendo senza tentennamenti che un matrimonio si fa in due, perciò occorre definire subito i ruoli.
Il PD deve prendere atto che siamo una risorsa, non una palla al piede. In caso contrario non abbiamo nessuna intenzione di inseguire il Partito Democratico in una campagna “fratricida” che porterebbe alle prossime elezioni Comunali alla vittoria della destra, per cui una risposta, la ritengo doverosa al fine di fare chiarezza
E’ giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Siamo disponibili ad un confronto franco, leale e sereno ma sicuramente non saremo più disponibili ad essere usati per le elezioni per poi essere buttati via, se queste sono le intenzioni del Partito Democratico.
Sicuramente alle prossime elezioni Comunali abbiamo tutte le carte in regola per andare da soli.
Il consigliere Comunale IDV SABATINI Corrado

venerdì 24 aprile 2009

LE RAGIONI DELLE ALLEANZE

Capisco perfettamente le ragioni per le quali due o più partiti si alleano per vincere una competizione elettorale a tutti i costi; allora più che un’alleanza politica si tratta di tattica elettorale, ciò avviene a causa del sistema politico italiano il cosiddetto bipolarismo all’italiana.

Attraverso la convinzione che uniti si vince, si costruiscono alleanze non omogenee che mal si sopportano, con il risultato che le forze che hanno vinto le elezioni alla fine non riescono a governare.

Vincere a tutti i costi, pur di non consegnare il governo all’avversario, porta inevitabilmente, una volta ottenuto il risultato elettorale, alla diffusa coscienza di differenza, divergenze, discordie, dissensi, attriti, con il risultato che se uniti si vince, non è poi vero che uniti si governa.

Sono perplesso perché il rapporto con il Partito Democratico, anche se non completamente esaurito è soprattutto insoddisfacente, le divergenze sono sempre più frequenti, il dibattito politico è inesistente e all’interno della coalizione il dialogo non esiste.

Il percorso politico intrapreso dal PD non mi convince affatto: al suo interno aleggia sempre di più la presunzione dell’autosufficienza, mentre io ho sempre immaginato un centro sinistra più organico, capace di fare sistema con tutte le forze che compongono l’alleanza, per mettere in campo progetti che favoriscono obbiettivi strategici e di sviluppo.

Del resto, il limite della politica del PD sta nella contraddizione di ritenere di essere i depositari di un unico verbo e non accettare che possono esistere delle diversità; la delegittimazione o peggio la mal sopportazione del proprio alleato è un atto pericoloso, che alla lunga produrrà dei guasti che saranno difficili da sanare.

A Giugno ci saranno le Elezioni Provinciali e con esse ci attende il difficile compito di capire cosa fare, quale sia la nostra prospettiva, sapendo che il risultato ottenuto alle Regionali va consolidato.

Il partito dell’IDV per le elezioni Provinciali del 6 e 7 di giugno sembra aver sottoscritto un accordo elettorale, su tutta le Provincie della Regione Abruzzo con il PD. Nello specifico, nella nostra Provincia l’accordo prevede Coletti candidato Presidente.

Questa soluzione non mi entusiasma, l’appartenenza al partito però impone un impegno ancora maggiore per rafforzare l’Italia Dei Valori, ciò consentirà, per le prossime scadenze elettorali, un confronto paritetico e non di sudditanza verso il PD.

La sfida dunque è quella di costruire un partito di maggioranza relativa, all’interno del centro sinistra nella nostra città, in modo da determinare le future scelte politiche che la riguardano, evitando così tendenze di autosufficienza da parte del PD (Ex DS Ex Margherita), e dall’altro, auspicando un rimodellamento dell’azione politica che rifugga da spinte egocentriche ed atteggiamenti di pretesa superiorità e lasci lo spazio ad un’azione collettiva;

mercoledì 22 aprile 2009

A VASTO UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

1. E’ VIETATO riunirsi in piazza in gruppi superiori a cinque unità. Potrebbe causare disturbo alla quiete pubblica.


2. E’ VIETATO allestire manifestazioni culturali in piazza, tipo il teatro itinerante Ferraioli, perché i bambini sono rumorosi e potrebbero creare grave disturbo all’udito !!!


3. E’ VIETATO l’uso della piazza per artisti di strada, perché bisogna preservare l’immagine ed il decoro del centro storico. Questi possono andare tranquillamente a Roma, Parigi, Vienna, Barcellona ecc., città che non possiedono reperti archeologici e monumentali come la nostra amata Vasto.


Da recenti analisi, realizzate nell’ambito del progetto per lo sviluppo turistico di Vasto, è emerso che le località termali sono molto richieste per le vacanze. Allora, PERCHE’ NON DOTARE VASTO DI STRUTTURE TERMALI, attraverso la ristrutturazione e riqualificazione della fontanella di Sant’Antonio Abate e la creazione di altre due fontane. Ciò favorirà una clientela di ultrasessantenni i quali alle ore 21.00 andranno a dormire senza causare così disturbo alla quiete cittadina…………..Sembrerebbe una barzelletta eppure ……………

FACCIO NOTARE che l’assessore Di Pietropaolo Donato (Rifondazione Comunista) sostituto della defenestrata Eliana Menna, era presente in Giunta ed ha votato la delibera
Corrado Sabatini

giovedì 12 marzo 2009

L'IDV TORNA A RICHIEDERE UNA VERIFICA DI MAGGIORANZA

Il partito dell'IDV nella persona del suo Commissario Paolo Palomba, fa esplicità richiesta per una VERIFICA politica allo scopo di rilanciare l'attività amministrativa della Giunta La Penna.

VASTO 12.03.2009

Al Sindaco di Vasto
Avv. Luciano La Penna

Al Presidente del Consiglio Comunale
Giuseppe Forte

Al Capogruppo P.D.
Fabio Giangiacomo

Al Capogruppo R.C.
Marco Marra

Al Capogruppo Lista Forte
Maurizio Vicoli
Al gruppo Uniti per Vasto
Nicola D'Adamo e Ivan Aloè

Oggi più di ieri occorre superare rapidamente le difficoltà legate ad un governo cittadino la cui azione amministrativa da mesi è paralizzata dalla discussione sulla rimozione dell’assessore Eliana Menna e sulla formazione della nuova giunta.
Le emergenze in cui versa la città e la drammaticità della crisi economica meritano più attenzione imponendo una rapida conclusione della crisi.
La fuoriuscita dal Partito Democratico di due Consiglieri Comunali, D’Adamo Nicola e Aloè Ivan può complicare ulteriormente la formazione della nuova Giunta, aggiungendo ritardo su ritardo.
L’attuale coalizione che guida la nostra città si è formata su documenti politici e programmatici sottoscritti dai partiti dove si individuavano nei principi dell’equilibrio politico le ragioni dell’alleanza.
Si rende necessario, a nostro avviso, comprendere a fondo, attraverso un confronto franco ed aperto, il quadro delle alleanze e le condizioni per una piena e leale condivisione del percorso politico ed amministrativo intrapreso.
Serve quindi una VERIFICA POLITICA dei partiti che sostengono questa maggioranza con la necessità di dare una svolta autentica in direzione della programmazione e della progettualità, che sappia cogliere e valorizzare le cose fatte (Alcune anche buone) e programmare e conseguire risultati concreti sul terreno del cambiamento.
Noi dell’IDV, non da ora bensì da luglio 2008, abbiamo sollecitato una verifica politica sull’operato di questa amministrazione, senza avere una minima risposta, continueremo a mantenere l’appoggio, MA chiediamo una svolta seria e chiara dal principale partito della coalizione per stilare un programma di fine legislatura.
Però, per centrare gli obbiettivi, dobbiamo discutere dei contenuti in maniera corretta e trasparente tenendo in debita considerazione tutte le forze politiche che compongono questa maggioranza.
Cordiali saluti Il commissario dell’IDV Paolo Palomba

lunedì 9 marzo 2009

All'Assemblea Regionale dell’IDV

Pubblico L'intervento di Eliana Menna all'assemblea programmatica Regionale Dell'IDV svolto a Francavilla al Mare il 07-03-2009

L’assemblea programmatica di oggi non può non partire da una riflessione che prende spunto proprio dal nome del partito, cercando di intepretare il significato, le responsabilità e il ruolo che formazione ha, e deve avere nella vita politica del nostro paese.
Italia dei Valori, rappresenta la sintesi piu’ efficace per avere una visione sana della politica. Italia, perché il nostro paese e’ stato culla di civiltà, solidarietà e dinamismo e, quindi, oggi dobbiamo lavorare affinché si possa di nuovo esserne fieri.
“Valori”, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di riformulare le nostre scelte in conformita’ con quei valori che rappresentano i pilastri della nostra societa’ e che molti tentano di dipingere come superflui e obsoleti: come degli incidenti di percorso. Questi valori infatti vengono sistematicamente calpestati. Ne citero’ solo tre: l’uguaglianza, la giustizia e la libertà. Dal punto di vista costituzionale dovremmo essere uguali tutti davanti alla legge, ma questa classe politica e’ riuscita nell’impresa di rendere i cittadini diversi proprio per mezzo della legge! E le varie leggi ad personam ne sono la piu’ vergognosa testimonianza. Anche il valore della giustizia e’ stato da questa classe politica esorcizzato: l’impunita’ e’ oggi la dottrina vigente. Il tentativo e’ quello di costruire una giustizia d’elite, di ceto; il progetto e’ quello di una giustizia strumento di intimidazione e punizione dell’avversario. Il tentativo cioè di controllare politicamente la giustizia. Questo che ci mette alla berlina anche a livello internazionale visto che con alla condanna di Mills non c è sta pariamenti la condanna al corruttore, a Berlusconi, essendo il reato di corruzione un reato unico a concorso necessario, ossia è necessaria la presenza del corrutore e del cotrrotto per il presupposti del reato. Il controllo della politica sulla giustizia uccide la libertà. Appunto libertà. L’idv oggi più che mai deve articolare le sue proposte recuperando il valore della libertà. La liberta’ di avere una propria visione delle cose, un proprio credo, una propria opinione; la liberta’ di formulare le nostre critiche e le nostre proposte. La liberta’ di non essere emarginati politicamente, culturalmente, mediaticamente. La liberta’ insomma di non essere le vittime di quella che Tocqueville e John Stuard Mill chiamavano la tirannia della maggioranza, e che sembra essere lo strumento dell’attuale governo.
Una tirannia che e’ il risultato politico di quella che definirei la “dottrina Berlusconi”: l’annientamento dell’avversario, ’idea che se si ha la maggioranza si ha automaticamente la possibilita’ di fare quel che si vuole.
Ma, la “dottrina Berlusconi”, è come un virus che ha contagiato pericolosamente anche le politiche e la forma mentis di molta parte della sinistra.
Inoltre il virus , ripeto, quello della strafottenza e della supponenza di chi detiene il potere, non deve contagiare l’italia dei valori che si gioca oggi,con queste elezioni, una possibilità storica: la possibilità di essere la forza politica leader dell’oposizione, una forza politica radicata sui territori e punto di riferimento dei cittadini. Ma soprattutto una forza politica riconoscibile, perché dice cose chiare e mantiene le cose che dice.
L’idv deve colmare quel vuoto che si è creato tra eletto ed elettore e deve dimostrare che si può far politica per gli altri e non soltanto per se stessi. Alle parole devono seguire i fatti. Evitare quindi il virus, allontanandosi soprattutto da quella pratica del “ma anche”
che ha configurato agli occhi degli italiani l’incapacità di decidere e soprattutto la tendenza al pasticcio ed al compromesso. Il Pd, maggior rappresentante del “ma anche” solo oggi si accorge di aver sbagliato nel aver forzosamente difeso il pensiero che tutto e il contrario di tutto possono convivere nelle scelte politiche e di governo.
Un esempio dell’applicazione della “dottrina Berlusconi” e dell’applicazione del “maanchismo” sta nella storia degli ultimi tre anni del centro sinistra a Vasto.
A Vasto abbiamo vinto le elezioni con due parole chiavi: cambiamento e vocazione.
Il cambiamento non doveva essere solo quello esterno della parte visibile della città, ma si doveva praticare un nuovo rapporto con il cittadino fatto di trasparenza e condivisione. Invece, purtroppo si sono ripetuti gli stessi errori delle vecchie amministrazioni, le stesse modalità di supponenza e superiorità che hanno deluso il cittadino, ferendolo nel suo profondo, deludendolo ancora una volta.
La vocazione. Si doveva lavorare per far diventare Vasto la perla dell’Abruzzo centro di cultura e di turismo. Invece anche qui ci si è arrabattati alla meno peggio cercando di far poco o nulla e avallando le politiche del “ma anche” mettendo insieme la piccola pesca con lo sviluppo della zona industriale, il turismo con il progetto dell’inceneritore, il porto commerciale con il porto turistico ect.
La vocazione invece, è fatto serio e bene ha fatto il deputato Augusto Di Stanislao presentando un'interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico in merito alle trivellazioni che stanno interessando l'Abruzzo.
La politica è fatta di scelte se vuole essere vera politica. Allora si deve decidere su cosa fare nei prossimi anni, si deve decidere che tipo di configurazione economica e sociale dare al territorio, si deve decidere, anche per poter uscire dalla crisi, su quali settori investire. Questo oggi è anche il compito dell’idv, quello cioè di lavorare al governo dei territori per incidere, risolvere , cambiare e riacquistare la fiducia della gente.

L’Italia dei valori è oggi l’unica scelta di serietà,di trasparenza e non di comodo!
Eliana Menna

lunedì 2 marzo 2009

RIMPASTO DI GIUNTA

L’agenda politica non può essere dettata da partiti ormai estinti o in fase di estinzione (rifondazione comunista e sinistra democratica).

Il rimpasto di giunta, annunciato circa due mesi fa, sta assumendo connotati ridicoli.

A questo punto riteniamo doveroso che si faccia chiarezza per evitare che dietro ad annunci roboanti si perda tempo con i soliti giochi di potere.

Noi chiediamo linearità, trasparenza ed onestà intellettuale.

I cittadini hanno affidato a questa maggioranza il compito di gestire, tramite il programma elettorale “Vasto cambia”, la città.

Il programma è stato sottoscritto dai partiti politici e ad essi l’IDV chiede un confronto per analizzare la situazione politica e stilare un programma di fine legislatura.

Noi dell’IDV siamo preoccupati per questo silenzio, ci sembra che il nuovo modo di fare politica assomigli tanto al vecchio, e che i problemi della città siano regolarmente ignorati per parlare esclusivamente di “poltrone”.

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